Filastrocca del buon auspicio
La comare tesse trame
sempre in mezzo alle sue brame.
Zitta zitta, quatta quatta
va e scompiglia quella carta,
le sue carte sono al vento
le fan prender uno spavento.
Le civette sul comò
costruivano un risciò,
ma la fuga dell'attore
si fa mica a tutte l'ore.
Sì di giorno fuma il camino
ma di notte v'è il becchino.
Il becchino le ha radiate
da quell' ordine di fate.
Per il troppo ficcanaso
le ha scagliate su quel vaso,
per il vaso sul comò
non c'è tregua finchè vivrò?
Poi si ruppe l'abat jour
e la civetta non c'è più.