domenica 24 marzo 2013

La leggerezza della paura




È un labirinto di specchi
quella gabbia e
si gioca da soli
a sbattere di continuo
il muso sciocco.

“Fammi entrare".
"Sì, ma io?” “Ma tu cosa?”


Il coraggio è di chi non capisce
che la paura rende lucidi
con gli occhi gelidi e liquidi
quando si guarda il sole.

Ché non mi basta il sangue
che scorre nelle vene.
Non basta più.
Non c’è più forza
che trattenga le braccia tese
per un altro abbraccio
caduto nel vuoto.
Non c’è più alba che tenga
a mimare scorci nuovi di cielo.
Tutto appare stentato,
tremante e nudo.

“Ed il nostro tempo?”
Il nostro tempo è una cornice
intagliata d’ipocrita audacia
che smaglia i nodi della fine.