Rivedono la luce
gli occhi miei per un momento,
palpebre svelano specchi d'anima
e al sol pensar languido
sbocciano fiori di Narciso.
Tuona il bisbiglìo dell'ospite
che mi agguanta con la sua vita
e mi invita ad osservare la sua anima,
perduta nella dannata bellezza.
Le mie anche tremano,
i suoi sguardi mi svestono
ma freddo non sento.
E' brezza di vanità venerea
e volteggio felice ed inquieta.
gli occhi miei per un momento,
palpebre svelano specchi d'anima
e al sol pensar languido
sbocciano fiori di Narciso.
Tuona il bisbiglìo dell'ospite
che mi agguanta con la sua vita
e mi invita ad osservare la sua anima,
perduta nella dannata bellezza.
Le mie anche tremano,
i suoi sguardi mi svestono
ma freddo non sento.
E' brezza di vanità venerea
e volteggio felice ed inquieta.
Ipocrita onestà di donna
o saggia bontà d'animo
fuggire dalla fugace vanità,
non rompere sogni condivisi e
non destar l'anima sopita altrove?
Amo quei sogni ma sanguinano
o saggia bontà d'animo
fuggire dalla fugace vanità,
non rompere sogni condivisi e
non destar l'anima sopita altrove?
Amo quei sogni ma sanguinano
le mie labbra dai morsi del desiderio.