lunedì 30 aprile 2012

L'ospite




Rivedono la luce
gli occhi miei per un momento,
palpebre svelano specchi d'anima
e al sol pensar languido
sbocciano fiori di Narciso.
Tuona il bisbiglìo dell'ospite
che mi agguanta con la sua vita
e mi invita ad osservare la sua anima,
perduta nella dannata bellezza.
Le mie anche tremano,
i suoi sguardi mi svestono
ma freddo non sento.
E' brezza di vanità venerea
e volteggio felice ed inquieta.
   Ipocrita onestà di donna
 o saggia bontà d'animo
       fuggire dalla fugace vanità,
           non rompere sogni condivisi e
                non destar l'anima sopita altrove?
           Amo quei sogni ma sanguinano
                     le mie labbra dai morsi del desiderio.